CHICCO E UNA GIORNATA SPECIALE

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“Li guardi negli occhi e li vedi sorridere, sempre. Contenti di potersi divertire e di godere di quello che fanno”.

Federico Pellegrino, questa mattina a Saint-Barthélemy non era il campione del mondo di sci di fondo. Era un uomo, uno dei tanti insieme alla ventina di maestri di sci e alla quarantina di ragazzi diversamente abili che hanno vissuto una giornata speciale. In “Tutti sugli sci” con Chicco Pellegrino il centro del mondo era lo sci di fondo. Nell’accezione più bella del termine. Perché lungo l’anello battuto poco sopra il paese – e con vicino la tensostruttura nella quale la pro loco Les Neuveins ha cucinato e servito il pranzo per tutti – i ragazzi hanno avuto la possibilità di iniziare a dare del tu allo sci che tanto ama Federico.

L’offerta del Chicco Pellegrino Fan Club, dello sci club Saint-Barthélemy, e della pro loco è consistita nel proporre un supporto concreto a persone con differenti disabilità.

pelle1“ Abbiamo messo loro a disposizione – dice Stephanie Mathiou – l’attrezzatura specifica secondo la tipologia della disabilità dello sciatore e un maestro di sci di fondo specializzato. Oggi c’era anche Federico ed è stato emozionante vedere la gioia negli occhi di chi era lì anche per potergli stringere la mano e soddisfare, con una domanda, una curiosità”.

Chicco ha accolto i ragazzi sciatori per poi accompagnarli con lo sguardo durante i loro primi passi sugli sci. A disposizione c’era anche la slitta donata dal Fan Club alla Disval. Poi, dopo pranzo, ha raccontato se stesso svelando un po’ di retroscena delle gare di Coppa del Mondo. “Tornate a trovarmi qui; questo è il mio mondo, quello dove sono cresciuto e dove ho scoperto il mio amore per lo sci” – ha detto -. “L’iniziativa – ha precisato Mathiou – andrà avanti per tutta la stagione sciistica. Basta contattare il numero del Fan Club (347-6260233) per usufruire, gratis, dell’attrezzatura, del maestro e di un buono pasto valido presso uno dei ristoranti di Saint-Barthelemy”. Federico si volta e saluta. Poi, prima di tornare ad allenarsi nella sessione pomeridiana dedicata alla palestra, aggiunge: “Credo sia stata un’esperienza di vita anche per i ragazzi dello sci club che hanno potuto essere con noi oggi. Avevo già vissuto un’esperienza simile nel cuneese, in passato. Poterlo fare qui a Saint-Barthélemy, in mezzo e grazie all’aiuto della mia gente e potendo dare anche una mano al paese, mi riempie di orgoglio. Ora tocca a me saper fare quello che la vita mi ha regalato: sciare”.