DAI MOTORI ALLO SCI DI FONDO: EX CAMPIONI SI METTONO IN GIOCO NELLA MARCIALONGA.

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Campioni delle 2 o 4 ruote prenderanno parte alla 49° edizione della Marcialonga. Tra tutti spunta il nome di Marcus Grönholm, campionissimo di rally.

Difficile immaginare un campione di derapate con i piedi allineati nei binari dello sci di fondo. Succede anche questo alla Marcialonga, la granfondo in classico che torna il 30 gennaio che si sviluppa tra Moena e Cavalese, salendo fino a Canazei. Chi è appassionato di motori e ha un po’ di esperienza in più ricorderà Marcus Grönholm, un campionissimo dei rallies, due titoli mondiali, 30 vittorie e una sfilza di podi. Ha vinto per ben sette volte il mitico Mille Laghi in Finlandia, dove ogni anno si riversano 500.000 spettatori. Ebbene il finlandese Grönholm si è iscritto alla prossima Marcialonga e si divertirà a far scivolare gli sci lungo il tracciato, stavolta senza derapare.

E in tema motori non possiamo esimerci dal sottolineare la presenza alla 49.a Marcialonga dei due poliziotti delle FFOO Simone Corsi (MotoGP) e Federico Caricasulo (Superbike). Lo ha annunciato con entusiasmo il responsabile relazioni esterne delle FFOO di Moena, Luca De Manincor, già fondista proprio del GS FFOO. I motociclisti della velocità non sono nuovi alla Marcialonga. Due anni fa scese in pista anche Marco Melandri, campione del mondo 250 nel 2002 e plurivincitore in Superbike. Si classificò 2769° col tempo di 5h49’46”. Nel 2001 toccò a Roberto Locatelli, campione del mondo 125, classificandosi 3132° con 7h40”. Melandri non ha ancora deciso se sarà al via, dipende dai suoi molteplici impegni ancora legati alle due ruote, lo farà sapere la prossima settimana. Fresca di oggi anche l’iscrizione dello svedese Martin Söderström, autentico funambolo con la mtb e campionissimo di freestyle.

Insomma Marcialonga è una vera calamita di campioni di altri sport. Nel 2009 vi prese parte anche Johann Olav Koss, giudicato uno dei più grandi pattinatori della storia, 4 ori olimpici e 3 mondiali, nel 2006 partecipò per la terza volta il campione olimpico di canoa Eirik Veraas Larsen, addirittura 36° in 3h38’31”, nel 2019 insieme a Zorzi si presentarono altri tre olimpionici del calibro di Antonio Rossi, Paolo Bettini e Jury Chechi.

Nel 2022 la Marcialonga sarà valida per il circuito Visma Ski Classics, come succede fin dalla nascita del circuito, e nell’elenco dei pro-team figurano già tanti nomi di fondisti dal curriculum dorato. Ad esempio Maxim Vylegzhanin, campione del mondo e argento olimpico, Martin Johnsrud Sundby, 2 ori olimpici e 4 mondiali, Marit Bjørgen, 8 ori olimpici e 18 mondiali. Ma soprattutto, ancora affamati di successo, tornano in un lungo elenco i vincitori del passato di Marcialonga come Emil Persson, Petter Eliassen, Stanislav Rezac, Lina Korsgren, Britta Norgren Johansson, Anders Aukland, Tord Asle Gjerdalen.

Tutto qui? No di certo, ma Marcialonga – tiene a sottolineare il presidente Angelo Corradini, che oggi ha fatto il tour tra i 36 cannoni che sparano neve per sostenere ed incoraggiare gli addetti ai lavori – è soprattutto dedicata agli amatori. In Val di Fassa e in Val di Fiemme è nevicato parecchio, le due vallate sono completamente bianche, ma una buona scorta di neve ci vuole comunque. Ci sono gli attraversamenti dei paesi da allestire, c’è da innevare la strada che da Cascata sale a Cavalese per l’arrivo. Negli uffici di Marcialonga ormai tutti sono protesi a fine gennaio, con la lunga serie di eventi che fanno da corollario alla regina delle granfondo. La gara per i giovani con Marcialonga Baby, Mini e Young, solidarietà con la Marcialonga Stars e un’atmosfera rustica con la Marcialonga Story.