I FANTASTICI 4 DEL BIATHLON CI REGALANO IL BRONZO NELLA SPRINT MISTA

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di Gianluca Zanardi

Ormai l’abbiamo capito. Per riuscire a conquistare una medaglia in questa edizione dei Giochi Olimpici Invernali i nostri atleti devono faticare fino al traguardo. Non un centimetro di meno. Però, quando poi ci riesci così, il premio ha un sapore del tutto particolare.

Lisa Vittozzi Dorothea Wierer Lukas Hofer Dominik Windisch Photo: Pentaphoto / Giovanni Auletta
Lisa Vittozzi
Dorothea Wierer
Lukas Hofer
Dominik Windisch
Photo: Pentaphoto / Giovanni Auletta

L’ottava medaglia italiana a PyeongChang 2018 arriva con il nostro dream team di biathlon che si ripete dopo Sochi e conquista il bronzo nella prova a sprint mista. L’unica differenza rispetto a 4 anni fa, a parte gli anni in più sulle spalle, è Lisa Vittozzi che parte come prima frazionista e si rendere protagonista di una prova che rasenta la perfezione. Velocità sugli sci, zero errori al tiro e gran parte della gara in testa alla classifica. Davvero le si poteva chiedere di più?

Al cambio c’è Dorothea Wierer che nonostante le sbavature al poligono, prestazione che conferma le sue difficoltà coreane, lascia il team azzurro in corsa per le medaglie nel momento del cambio con Lukas Hofer. Conscio di non essere il più veloce sugli sci, Lukas commette solo un errore da fermo che permette all’Italia di esserci fino alla fine.

Il destino però ha scritto che l’atleta decisivo del biathlon italiano deve essere lui, quel Dominik Windisch già capace di farci esultare ed esaltare. Nella sua frazione Francia e Norvegia scappano, mentre la Germania dilapida tutto il vantaggio e rimane lì, a giocarsi il terzo posto con noi. Di qualsiasi sport si parli, la sfida Italia-Germania non è mai una sfida come le altre e l’ultimo rettilineo ne è la prova. Una battaglia senza esclusione di colpi con Arnd Peiffer che prima si mette davanti, ma poi viene superato da Dominik Windisch che nella foga del momento, e con tutta la voglia che ha in corpo, invade la corsia del tedesco e lo tiene dietro fino alla fine.

La sua esultanza al traguardo è un misto tra rabbia e liberazione.

Dominik Windisch and Arnd Peiffer Photo: Pentaphoto / Giovanni Auletta
Dominik Windisch and Arnd Peiffer
Photo: Pentaphoto / Giovanni Auletta

In realtà quella manovra al limite sul finire ci fa attendere ancora mezz’ora perché la Germania fa ricorso per la volata finale, ma alla fine è bronzo.

La medaglia d’oro va alla Francia con Martin Fourcade che arriva al traguardo sventolando il suo tricolore. Un’immagine che rimarrà nella storia di questi Olimpiadi dove il francese ha dominato. Seconda la Norvegia, una nazione che sugli sci stretti è sempre nelle prime posizioni, qualsiasi sia la disciplina. Mentre gli azzurri riescono nell’impresa di stare davanti alla corazzata tedesca, sicuramente tra le favorite alla vigilia.

Il bottino di Sochi è pareggiato con due ori in più al posto di due bronzi. Ma i Giochi 2018 non sono ancora finiti e non resta che vivere l’attesa per vedere se si riuscirà ad arrivare alla tanto agognata doppia cifra.

Magari ancora grazie al biathlon, perché no?

Photo credit: Pentaphoto /FISI