PELLEGRINO: “IO NON MI ARRENDO”

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Federico Pellegrino (Pentaphoto/Mateimage)

“L’ultima parola non è stata ancora scritta. Io non mi arrendo”

Federico Pellegrino (Pentaphoto/Mateimage)
Federico Pellegrino (Pentaphoto/Mateimage)

“E’ stato un boccone amaro da buttare giù ma io ci spero ancora. Non mi arrendo certo. Ora guardo al Canada e provo a lottare sino alla fine. E allora guardo a tutto il buono che sono riuscito a mettere sugli sci in questa gara che non mi è mai stata troppo amica”. Nell’ottava volta a DrammenFederico Pellegrino ha lottato come un leone, vendendo carissima la pelle e non passando il quarto di finale per l’inezia di 5/100 di secondo in un fotofinish con il norvegese Sindre Bjoernestad Skar dopo essere rimasto intruppato e aver fatto lo slalom tra gli altri sprinter per passare dal quinto al quasi secondo posto.

“E’ andata così. C’è da dire che, rispetto a tante altre volte, non avevo sci più veloci degli altri. In particolare i norvegesi avevano materiali veloci, molto veloci. Mi sono giocato bene le mie carte e ho capito che la condizione è ancora buona, sia a livello mentale che fisico. Ho ancora voglia di mettercela tutta e di finire bene questa stagione. L’ultima parola di quest’annata magnifica non è ancora stata scritta”.

In testa alla classifica c’è ora il norvegese Johannes Hoeflot Klaebo che, con il secondo posto in gara dietro l’altro norvegese Eirik Bransdal, guida con 369 punti contro i 331 di Federico, dodicesimo e primo escluso dalle semifinali. A tenerlo fuori per 39/100 è stato lo sloveno Janez Lampic, allenato dall’ex coach di Federico, Stefano Saracco, passato come Lucky Looser.