I PROGETTI DI NORDIC SKI FIEMME: BRUNO FELICETTI RACCONTA LA ROLLERSKI CUP

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TOUR DEL GUSTO DOPO IL CERMIS - Rivista SciFondo
Dopo la final climb, si festeggia con il Tour del Gusto
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Bruno Felicetti, presidente del comitato Nordic Ski Fiemme.

Il comitato Nordic Ski Fiemme, con a capo il presidente Bruno Felicetti, il 16 e 17 settembre sarà impegnato in un nuovo appuntamento, il quale precederà i tradizionali Tour de Ski e Coppa del Mondo di combinata nordica, si tratta della Fiemme Rollerski Cup, un gradito ritorno per la disciplina in Val di Fiemme: “La Fiemme Rollerski Cup rappresenta per il comitato un’innovazione – sostiene Felicetti, – ossia la volontà di far parlare di sci anche in estate, o quanto meno in autunno, cercando di “sfruttare” l’interesse degli amatori in questo periodo dell’anno per gli skiroll, che rappresentano una delle attività di preparazione in vista della stagione invernale. Abbiamo deciso di entrare in un circuito internazionale che prevede delle tappe prestigiose in Scandinavia, dove hanno migliaia di partecipanti, con la speranza di poter attrarre questi appassionati a partecipare alla tappa italiana, che fra l’altro si svolge in parte sul percorso della mitica Marcialonga e nella parte conclusiva sulle rampe del Cermis, anche se ovviamente in un percorso asfaltato diverso da quello invernale. La notorietà di Marcialonga e della Final Climb, unitamente all’ospitalità nostrana, penso possano rappresentare tre motivazioni forti anche per gli stranieri per mettere in agenda la tappa italiana. Ovviamente siamo all’edizione numero zero e quindi i risultati si vedranno nel prossimo triennio”. Il Cermis è sfida per eccellenza dello sci di fondo mondiale al Tour de Ski. Novità previste per il prossimo gennaio o un format vincente non si cambia? “Grandi novità non sono previste, ma sempre un continuo miglioramento di tanti dettagli che alla fine fanno la differenza. La notorietà dell’evento è ormai altissima, stiamo lavorando sull’abbinamento fra l’evento sportivo e la vacanza sci in Val di Fiemme, per convincere molti appassionati a pensare sia all’evento sia ad un momento di relax sugli sci, non necessariamente stretti”.

La combinata nordica è una disciplina complessa, ma nella complessità vi è anche la sua bellezza. Cosa deve fare il movimento per accaparrare maggior consenso ed interesse? “La cosa più importante sarebbe riuscire a portare gli atleti di casa a cogliere dei risultati importanti. Ci siamo riusciti l’anno scorso con il terzo posto nella staffetta di Pittin e Costa, ovviamente questi risultati vanno confermati e possibilmente migliorati con anche altri atleti e pure nelle gare individuali, dove ci è sempre mancato un briciolo di fortuna. Una volta che allo stadio abbiamo i tifosi il gioco per animarli e farli divertire è relativamente semplice”.

Come sempre la forza del comitato sta nei propri volontari, fiore all’occhiello di tutto il Trentino. Il ricambio generazionale previsto porterà qualche cambiamento? “Ogni anno qualche capo servizio si fa affiancare da nuovi collaboratori e collaboratrici, che in prospettiva potranno sostituirli. Ė un percorso necessario, ma che non prevede grandi cambiamenti improvvisi, e per questo meno traumatico”.

Cosa riserva il futuro al comitato Nordic Ski Fiemme? Fra Coppa del Mondo di salto, Mondiali ed Olimpiadi Euregio il calendario è fittissimo: “Stiamo facendo una serie di valutazioni a livello internazionale per capire quando è opportuno avanzare una nuova candidatura per il quarto Mondiale, sulla carta si può immaginare il 2025 o il 2027, con una preferenza a livello di calendario per questa seconda opzione. Per quanto riguarda un’eventuale candidatura olimpica noi siamo disponibili e abbiamo grandi chances, sia per il fondo che per la combinata nordica. Qui gli aspetti politici ed economici sono molto più complessi e non dipendono certo dalla sola disponibilità delle singole località. Stiamo alla finestra ad osservare e poi nel giro di un anno penso potremo decidere cosa vogliamo fare da grandi”.