LO SCI DI FONDO AL SUPER BOWL.

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L’evento sportivo con la maggiore audience mondiale è il Super Bowl e l’edizione 2022 si disputerà nella notte italiana tra domenica 13 e lunedì 14 febbraio (ore 00.30) a Los Angeles in California. Nell’intervallo gli spot pubblicitari hanno un costo esorbitante (ma anche una visibilità straordinaria) e nella prossima edizione della finalissima di football americano, il fondo sarà protagonista grazie a una coppia di fratelli canadesi.

Chissà se Brian McKeever avrebbe mai potuto diventare il più forte fondista della storia del nostro sport, se a 19 anni non avesse scoperto di essere affetto da un disturbo degenerativo della retina che lo ha reso ipovedente? Quando cambia inevitabilmente il corso del tuo destino, tutto sembra crollarti addosso. Ma il fondo in casa McKeever è una passione di famiglia, e dopo la terribile diagnosi, lo sconforto di un giovane e promettente atleta lascia spazio alla rivincita: con il fratello maggiore Robin inizia a cullare sogni a cinque cerchi, sogni paralimpici.

«Per continuare a competere, avevo bisogno di una guida – dice Briane a quel punto i fondisti in Canada che avrebbero potuto allenarsi con me si contavano sulle dita di una mano. Uno di quelli era Robin, mio fratello». Oggi, nella bacheca della casa in Ontario luccicano ben 10 medaglie paralimpiche conquistate insieme, e la storia Brian e Robin torna di nuovo sotto i riflettori, questa volta in Brothers lo spot pubblicitario di Toyota in vista del prossimo Super Bowl.

Video https://youtu.be/XMJO6mZcEe4

Un solo minuto in cui immergersi nel viaggio dei fratelli McKeever dall’infanzia al podio dei Giochi Invernali Paralimpici che li ha visti gareggiare in tre edizioni consecutivi (Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010).  «Abbiamo davvero cambiato la portata dello sci per ipovedenti in quel momento, ma non avevamo idea di come sarebbe andata a finire – ricorda Robined io ero solo concentrato sull’allenamento per riuscire a stare al passo con Brian».

Brothers inizia con Brian e Robin che crescono a Calgary, Canada, dove hanno trascorso la maggior parte della loro infanzia all’aperto con il loro padre: escursioni nei boschi, mountain bike e, naturalmente, sci di fondo. In una scena che sintetizza il loro stile di vita all’aperto, i fratelli stanno scendendo in bici da una collina mentre Brian cerca di inseguire il fratello maggiore.

Tutto fila liscio, finché Brian avverte problemi alla vista. Anche suo padre e sua zia hanno la stessa malattia, la Degenerazione Maculare di Stargardt, un disturbo genetico della retina che colpisce la vista centrale.

In una scena di Brothers il regista cerca di visualizzare come appare l’allenamento attraverso gli occhi di Brian: lo spettatore sente la perdita di equilibrio dell’atleta mentre guarda la schiena di Robin, distorta da sfocature, ma la visione periferica è leggermente più chiara.

Secondo il protagonista della storia, la cecità in famiglia è considerata normale, e la storia clinica del padre ha facilitato la diagnosi. «Perdere la vista a 19 anni non è uno scherzo, ma avrebbe potuto essere molto peggio se non avessi avuto un modello di riferimento come mio padre» commenta Brian. Quando Brian riceve la conferma della diagnosi per telefono, l’emozione di Brothers raggiunge l’apice.

Nel 2001, la vista di Brian è ormai compromessa e diventa così un fondista paralimpico. Alla sua prima Coppa del Mondo un secondo posto che lo proietta nell’élite della disciplina. Brian racconta che dopo la gara due avversari lo avvicinano per dirgli che, con una guida, probabilmente avrebbe vinto lui. «All’epoca mi sembrava strano che i concorrenti di un’altra nazione mi dessero consigli, ma ora lo capisco – dice Brianvogliamo che le Paralimpiadi crescano, vogliamo che l’intero sport cresca».

Aveva bisogno di una guida, e ce l’ha trovata in casa. Robin aveva partecipato ai Giochi Olimpici Invernali di Nagano 1998, ma in quell’inverno non è certo di qualificarsi per Salt Lake 2002. «Il momento era perfetto – dice Robinle Paralimpiadi in quel periodo sono state una sorta di benedizione: lavorare con Brian è stato un momento magico». I McKeevers sono diventati famosi anche per il sincronismo che avevano nella loro sciata, una simultaneità di gesto atletico che deriva dall’essere fisicamente simili poiché, scherza Robin, i fratelli hanno gli stessi genitori: «Siamo quanto di più simile a due gemelli, ancora molto simili dopo così tanti anni» commenta il fratello maggiore.

Nel 2011, Brian e Robin sono stati inseriti nella Canadian Disability Hall of Fame.

Brian, che ora gareggia con una nuova guida, vanta 17 medaglie paralimpiche, di cui 13 d’oro, ed è il fondista paralimpico più decorato di sempre, anche se la raccolta potrebbe non essere finita, poiché il cinque volte paralimpico si sta allenando per i Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022.