Skiathlon iridato in salsa norvegese

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Tutti e quattro gli atleti rossi nelle prime quattro posizioni: Krueger vince il titolo mondiale davanti a Klaebo e Roethe. Appena giù dal podio, Golberg

 

 

È tutto norge il podio della Skiathlon maschile ai Mondiali di Planica. Il titolo iridato va a Simen Hegstad Krueger che ha chiuso in 1h10’54”5, davanti a un altalenante ma sempre strepitoso Johannes Hoesflot Klaebo, secondo in argento a 12”2, e al compagno di squadra Sjur Roethe, terzo a 14”1 dal vincitore e medaglia di bronzo. È rossa pure quella di legno, con Paal Golberg quarto a 45”9. Una giornata pertanto da incorniciare per la Norvegia, che occupa le prime quattro posizioni iridate con tutti e quattro i suoi atleti in gara.

La sessione a tecnica classica vede il forcing dello scatenato finlandese Iivo Niskanen, mentre in fondo al gruppo una serie di incidenti e di drittoni attardano alcuni e mettono fuori gioco un incolpevole Paolo Ventura, costretto al ritiro.

Al cambio Roethe è il più lesto di tutti e prende il largo insieme a Krueger, inseguiti a breve distanza dallo svedese Poromaa e dai francesi. Klaebo esce in leggero ritardo, che annulla con un quinto giro a tutta, per andare a formare un terzetto tutto rosso. Alle spalle, solo, Golberg. Poi tutti gli altri, più indietro, con un generoso Poromaa che nel sesto giro salta Golberg. Una sesta tornata che costa qualcosina anche a KK King Klaebo, che ha nelle gambe le frustate della Sprint d’oro di ieri e resta a bagnomaria tra i due davanti, scatenati, e Poromaa dietro, a cui si tiene agganciato coi denti Golberg.

Nella tornata successiva Krueger apre il gas e condanna il compagno d’avventura: arriverà da solo al traguardo in 1h09”40”3, in tempo per vedersi una volata senza storie tra Klaebo e Roethe.

L’Italia registra il 26° posto di Giandomenico Salvadori (a 4’53”2), mentre Simone Daprà è 31° a 5’21”9.

Domani, sabato 25 febbraio, è la volta delle ragazze (7,5 km TC + 7,5 km TL), con il via alle 14.00. Domenica 26 le Team Sprint.