SUNDLING E KLAEBO SI METTONO AL COLLO I PRIMI ORI IRIDATI DI OBERSTDORF

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Ph. Credit: Pentaphoto- Alessandro Trovati

La sprint in tecnica classica che ha aperto oggi il programma di gare dei Mondiali di Oberstdorf ha visto i trionfi della svedese Jonna Sundling al femminile e del solito Johannes Klaebo al maschile. Il migliore degli italiani è naturalmente Federico Pellegrino che si arrende in semifinale ed è 11° al traguardo.

La Svezia torna a trionfare nella sprint

Jonna Sundling riporta l’oro Mondiale della sprint in terra svedese con una vera e proprio prova di forza nella finale in tecnica classica. Sundling vince davanti alla solita Maiken Caspersen Falla, mentre il bronzo va alla vincitrice della coppa di specialità sprint di Coppa del Mondo Anamarija Lampic. Nessuna delle azzurre è riuscita ad accedere alle semifinali e nella classifica finale la migliore è Lucia Scardoni 15a. Dietro di lei 19a Greta Laurent, 25a la classe 2000 Nicole Monsorno mentre 30a Caterina Ganz.

Klaebo nella storia

Era il grande atteso della vigilia dopo aver saltato gran parte della stagione di Coppa del Mondo e alla fine Johannes Klaebo si è messo al collo la medaglia d’oro. Klaebo diventa il primo uomo a vincere per due volte consecutive la medaglia d’oro sprint dopo che aveva conquistato anche la prova in tecnica libera nel 2019 a Seefeld. Beffato sul finale Erik Vlanes che fino alla finale era sembrato l’atleta più in palla di giornata e si deve accontentare dell’argento, mentre completa il podio Norge Haavard Taugboel. Non è un segreto che la tecnica classica non sia quella preferita per il nostro Federico Pellegrino che sulle difficili nevi di Oberstdorf si deve arrendere in semifinale, chiudendo 11°. Fa ben sperare nonostante l’infelice posizione finale la prova di Francesco De Fabiani che chiude 28° a causa di un contatto in salita quando però sembrava essere davvero in grande condizione. Prima di lui Maicol Rastelli 27°.

Le parole di Pellegrino al termine della gara di oggi: «Anche oggi sono stato lì a giocarmi una posizione di prestigio seppure in tecnica classica, ho dato il massimo. Mi sono preparato due anni per questa gara, ho un pizzico di delusione per il risultato ma non per l’impegno che abbiamo profuso in tutto questo periodo di avvicinamento. Oggi ho avuto tanti avversari più forti di me, i norvegesi hanno dimostrato il loro valore, sono nettamente i più forti, il risultato è giusto. Mi rende orgoglioso comunque il fatto di essere arrivato almeno in semifinale in tutte e sei le sprint iridate a cui ho partecipato, oggi ho capito il valore dell’argento conquistato alle Olimpiadi coreane tre anni fa nella sprint in classico. Adesso pensiamo alla team sprint di domenica , l’obiettivo rimane la medaglia perché di Norvegia ce ne sarà solamente una e anche Francesco De Fabiani dopo la caduta odierna avrà tanta voglia di riscatto».