Tour de Ski, vince Klaebo ma “Pelle” è lì

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Il norvegese batte di misura Federico Pellegrino, che ha messo in seria difficoltà l’avversario con una Sprint d’attacco. Alle fine, per l’italiano un positivo secondo posto che conferma il suo buon momento di forma

Si chiude alla grande il 2022 di Federico Pellegrino, protagonista sulla neve di Val Müstair, dove oggi ha preso il via il Tour de Ski. Il campione valdostano sta vivendo un momento magico, con l’oro a Davos dove ha battuto Klaebo e la nascita di suo figlio Alexis pochi giorni prima di Natale.

Due uomini al comando

Nella Sprint a tecnica libera odierna, Pellegrino ha firmato un significativo secondo posto, superato di un niente (+0.18) dal solito Johannes Hoesflot Klaebo, che comunque teme (a ben ragione) l’italiano. I due si confermano primattori della disciplina, con il norvegese che, con questo successo, arriva a 12 vittorie di tappa al Tour de Ski, insidiando ormai da vicinissimo il record di Petter Northug (13 affermazioni). Per Pellegrino, invece, si tratta del 38° podio in carriera in una gara individuale.

Il podio della Sprint che in Val Müstair ha aperto il Tour de Ski 2023: da sinistra, Federico Pellegrino, Johannes Klaebo e Sindre Skar.

Dietro la coppia il vuoto, con il norvegese Sindre Bjoernestad Skar in terza piazza, staccato di 2″19, davanti al ceco Michal Novak e ai francesi Richard Jouve (5°) e Lucas Chanavat (6°).

Un argento per Alexis

«È stata una bella gara», ha raccontato Pellegrino ai microfoni Fisi. «Ho giocato al meglio le mie carte, anche se le sensazioni non erano super. Ho tirato fuori il meglio per gestire le energie. Nei quarti sono rimasto tranquillo, in semifinale ho rischiato un po’ ma fa parte del gioco, in finale ho provato a compiere un attacco anticipato, non ha funzionato. Mi pare che Klaebo si sia allenato molto bene nelle ultime due settimane e lo ha dimostrato.

Sono molto soddisfatto del risultato odierno, dedico questo primo podio da papà al piccolo Alexis. Credo si sia visto un bello spettacolo per lo sci di fondo».